Ponte Camillario
COORDINATE UTM 33T 258818 – 4699998
ALTITUDINE: 272 metri sul livello del mare
Questo ponte consentiva alla Via Cassia di attraversare il fosso Urcionio. Fu costruito dai Romani intorno al primo secolo dopo Cristo, ed è anche stato raffigurato da Sebastiano del Piombo nel paesaggio della sua Pietà. L’arco romano a grossi blocchi di travertino a incastro si è mantenuto intatto fino ad oggi.
In questa zona si ritrovarono i resti di una necropoli paleocristiana. Intorno al 300 dopo Cristo, durante l’impero di Diocleziano, i protomartiri, Valentino e Ilario, furono decapitati per essersi rifiutati di fare sacrifici in onore di Ercole.
Nel 1990, Don Armando Marini, parroco di Villanova, quartiere di Viterbo, rinvenne una grossa tomba etrusca, diventata poi catacomba cristiana, dove si pensa vennero seppelliti i due martiri. Questo sentiero di fede, variante della Via Francigena, è percorso ogni anno da molti pellegrini che si fermano a pregare sul luogo del martirio, di fronte a un’edicola votiva.
L’area che attraverserai, caro viandante pellegrino, è incisa dal Fosso Caldano ed è caratterizzata da un’intensa antropizzazione. Insieme alle specie spontanee quali il leccio e la roverella, incontrerai alberi introdotti dall’uomo, come l’ailanto, la robinia, ma anche il fico e il cipresso. Tutto intorno al fosso, invece, primeggia la canna comune, che cresce rigogliosa per la disponibilità d’acqua assicurata dal Caldano.