VITERBO – 1 marzo 2019
Come un sogno, meglio di un sogno: il progetto di Eta Beta per la costituzione di un’orchestra integrata ha preso avvio e si è concretizzato nel primo incontro conoscitivo, lo scorso 27 febbraio, con un calendario che proseguirà a cadenza regolare.
Dopo l’acquisto degli strumenti, finanziato da Unicredit, che ha apprezzato e voluto sostenere il progetto, parte l’attività vera e propria, quella che permetterà la creazione di un’orchestra integrata in grado di presentare uno spettacolo o più in là magari organizzare un concerto vero e proprio.
Mercoledì scorso il gruppo selezionato di allievi delle classi terze e quarte del Liceo delle scienze umane e Liceo musicale Santa Rosa da Viterbo e dell’IISS “Orioli”, che hanno aderito alla proposta di Eta Beta, ha incontrato il musicoterapeuta Adriano Primadei, coordinatore del progetto, musicista, formatore e supervisore, presidente della Società italiana di musicoterapia psicanalitica, direttore del corso di formazione in musicoterapia di Firenze e Lucca e membro della Rete nazionale disabilità intellettive.
Dopo un indirizzo di saluto rivolto ai partecipanti dal dott. Marcelli, direttore UOC TSMREE della Asl di Viterbo, che partecipa al progetto con un ruolo di consulenza clinica nella individuazione del gruppo di disabili coinvolti nel progetto, Primadei ha presentato agli allievi il percorso del progetto, soffermandosi in particolare sul legame che si dovrà instaurare tra gli studenti e i giovani adulti con disabilità. “Comprenderete che i ragazzi con disabilità si dovranno confrontare con un mondo di ‘normalità’ che può sviluppare frustrazione o addirittura rifiuto – ha precisato il coordinatore. E’ evidente che il blocco è un sistema difensivo che si presenta nei ragazzi come un disturbo collegato, che va a sommarsi alla loro primaria condizione di disabilità. Con la musicoterapia si può aiutare a superare questo blocco, perché lavoreremo sulle competenze musicali naturali di ciascuno, basterà semplicemente farle emergere. Con ogni mio allievo/paziente cerco sempre di far nascere una comunicazione interpersonale intuitiva, in modo da creare intersoggettività con le suggestioni musicali che improvviso al momento. Con l’orchestra il punto di partenza è simile, si parte dall’osservazione e valutazione, successivamente tutti, studenti e persone con disabilità, saranno coinvolti e collaboreranno insieme, seguendo le mie indicazioni.
Nel tempo lavoreremo sul repertorio musicale noto ma anche sulla musica che può crearsi in aula, raccogliendo le suggestioni di tutti. Dal contenitore principale, quello della musica, andremo a crearne un secondo, fatto dell’esperienza acquisita in questo percorso – ha concluso Primadei – che sfocerà in un concerto o altre forme di “rappresentazione”, pensando all’oggetto artistico che avremo deciso di perseguire, valutando ogni sfumatura che sarò in grado di cogliere”.
Al termine della prima fase di “formazione in aula”, con gli allievi delle due istituzioni scolastiche si proseguirà quindi all’approccio diretto con gli strumenti e al successivo inserimento dei ragazzi con disabilità.
“Siamo davvero entusiasti del progetto, della grande comunicabilità espressa dal maestro Primadei e dell’attenzione mostrata dagli studenti – aggiunge Pietro Di Bella, presidente Eta Beta Viterbo. Siamo certi che nascerà un’esperienza straordinaria, fondamentale per lo sviluppo di tanti ragazzi.