VITERBO – Eta Beta torna sul palco e lo fa con un lavoro a cui tiene tantissimo, a supporto del fondamentale impegno di Alberto Furlan.
“Riteniamo fondamentale che il laboratorio teatrale sia al centro dell’attività delle attività previste dall’unità Neuropsichiatrica Adulti della Asl. Conosco da tempo Alberto – precisa il presidente di Eta Beta, Pietro Di Bella – e ne apprezzo da sempre le enormi capacità. Siamo felici di essere il partner principale di questo progetto, che offre una possibilità, una nuova occasione anche ai nostri ragazzi, diventati adulti. Sono cresciuti con lui, li conosce ed è bello che gli venga concessa questa opportunità, questa volta sul palco di un teatro vero, prima quello di Caffeina e poi il Rivellino a Tuscania, dove potranno sentirsi grandi attori”.
Lo spettacolo è in programma giovedì 28 giugno alle 21 al Teatro Caffeina, con ingresso gratuito, e il 5 luglio al Rivellino, dove è previsto un biglietto da 10 euro che andrà a supportare le attività di Eta Beta per i suoi ragazzi speciali.
In scena “Molto rumore per nulla”, ispirato all’omonima opera di William Shakespeare, per la regia di Alberto Furlan, con la collaborazione delle educatrici Giovanna Trippanera e Silvia Mecarini, del progetto Asl Non solo rumore e della cooperativa Gli anni in tasca, protagonisti sette allievi speciali.
“Sarà il risultato di un’importante attività, un laboratorio attraverso il quale si ottengono grandi risultati e si perseguono obiettivi complessi – precisa Furlan – che vanno al di là dello spettacolo stesso. I ragazzi sono davvero bravi, apprendono i tempi della recitazione, che diventano veicolo per sviluppare capacità mnemoniche. Capita spesso che un giovane sia distratto o svogliato, in questo ambito tornano ad avere un’attenzione sorprendente. I ragazzi si sentono parte della società e possono mostrarsi al pubblico in modo diverso, ricevendo la loro risposta, e potendo dare risalto alle proprie potenzialità. Il messaggio che apprendono è che usando l’impegno tutto diventa alla propria portata e si cancella la rinuncia preventiva all’agire”.

TUSCANIA – Tutto pronto per l’attesa prima del nuovo spettacolo sostenuto da Eta Beta onlus, risultato finale del laboratorio dell’unità Neuropsichiatrica Adulti della Asl (Non solo rumore, responsabile del progetto, dirigente UOSDDA dott. Marco Marcelli), in collaborazione con la cooperativa Gli anni in tasca e Gea.
Domani sera, 5 luglio 2018, alle 21 sarà il palco de Il Rivellino a Tuscania ad accogliere la messa in scena di “Molto rumore per nulla”, ispirato all’omonima opera di William Shakespeare, per la regia di Alberto Furlan, con la collaborazione delle educatrici Giovanna Trippanera e Silvia Mecarini. Protagonisti: Mariaceleste Carnassale, Francesco Carvone, Martina Casagrande, Tommaso Cristofori, Tiziano Piscini, Corrado Ricci, Marta Troili, Stefano Vagnoni e con la partecipazione straordinaria di Federico Nardi.
Scenografia a cura di Marco Pasquini, costumi a cura di Claudia Calvaresi, in collaborazione con Pierfrancesco Annunziata, il Laboratorio Restauro e Bottega dell’artigianato.
Come sottolineato dal regista: “Capita spesso che un giovane sia distratto o svogliato, in questo ambito tornano ad avere un’attenzione sorprendente. I ragazzi si sentono parte della società e possono mostrarsi al pubblico in modo diverso, ricevendo la loro risposta, e potendo dare risalto alle proprie potenzialità”.
Biglietto: 10 euro, a favore delle attività di Eta Beta onlus.

TUSCANIA – Applausi a scena aperta per i ragazzi Eta Beta, attori perfetti sul palco de Il Rivellino diretti magistralmente da Alberto Furlan e supportati dalle educatrici Giovanna Trippanera e Silvia Mecarini.
Affrontare un testo di Shakespeare non è certamente facile per nessuno, e lo è ancora di meno se si tratta di “Molto rumore per nulla”, complici costumi d’epoca, peraltro bellissimi quelli realizzati per l’occasione da Claudia Calvaresi, e i continui cambi di scena, con entrate e uscite accompagnate da dal rinnovo della scenografia di Marco Pasquini.
Il testo, adattato su uno spettacolo di una quarantina di minuti, ha lasciato intatta l’ironia originale, i giochi di parole, gli scambi di persona che creano il perfetto “coup de théâtre”. Il cast, composto dalle educatrici e da Mariaceleste Carnassale, Francesco Carvone, Martina Casagrande, Tommaso Cristofori, Tiziano Piscini, Corrado Ricci, Marta Troili, Stefano Vagnoni, con la partecipazione straordinaria di Federico Nardi nel ruolo del frate officiante, ha affrontato battute e recitazione con il piglio del professionista, strappando risate sia per le battute originali che per quelle aggiunte ad arte dal regista, per attualizzare il testo.
Una dimostrazione di capacità che ha portato sul palco il dottor Marcelli, spettatore e soprattutto fan dei ragazzi: “Mi fa tanto piacere essere qui e ritrovare amici, una famiglia. Li avevo lasciati col servizio di età evolutiva e li trovo come compagnia vera, avete messo in scena questa commedia in modo leggero e divertente. Bravissimi i ragazzi, da medico riconosco che hanno fatto un percorso enorme, sono cresciuti in tutti i sensi, anche dal punto di vista rappresentativo, reggendo benissimo la scena. E’ bello vedere che da tanti anni recitate e non vi siete stancati – conclude rivolgendosi ai ragazzi – segno che si tratta di un’attività appagante, dove ci si esprime come se stessi”.
Soddisfatto il presidente di Eta Beta, Pietro di Bella: “Fino lo scorso anno si sono esibiti nel cortile di San Carluccio, quest’anno, anche grazie ad Alberto e al Comune di Tuscania, hanno conquistato un palco. Mi complimento con il regista, che fa sempre le cose come si deve, garanzia di successo”.
“E’ stato un lavoro faticoso ma divertente per tutti – sottolinea il regista Furlan, chiedendo anche ai ragazzi se si sono divertiti – e approfitto per confermare che a fine estate lo proporremo a Viterbo, perché è giusto farlo in casa. Ringrazio tutti, è stata una bellissima sinergia, è un onore far parte di questo, l’intensità e la partecipazione che abbiamo vissuto è andata davvero oltre di quanto ci si poteva aspettare. Abbiamo colto il succo del teatro, c’è tutto: la tensione, la partecipazione, il rispetto degli altri, il rispetto dei tempi, tutti i motivi che rendono importante stare su un palco”.
Al termine, prima di ricevere i complimenti scendendo tra il pubblico, omaggi floreali per i ragazzi e le ragazze, e un quadro in regalo al regista, raffigurante la locandina firmata da tutto il cast.
Spettacolo realizzato su un progetto Asl Viterbo, in collaborazione con Cooperativa Gli Anni In tasca, Cooperativa Gea, Comune di Viterbo, Comune di Tuscania, Associazione Eta Beta, che supporta l’iniziativa.
Eta Beta onlus e la Compagnia danno appuntamento a settembre a Viterbo. per la prossima rappresentazione di “Molto rumore per nulla”.