Il primo documento in cui viene nominato l’abitato di Vetralla è la bolla con la quale papa Eugenio III invita il Re di Francia Luigi VII alla crociata. In calce alla bolla compare appunto: dato a Vetralla il 1 dicembre 1145.
Nel secolo XII Vetralla viene eretta in Contea, con possedimenti in buona parte della Tuscia fino al lago di Bolsena, ma nel 1170, il conte di Vetralla Guitto di Uffreduccio, cede metà dei suoi possedimenti alla comunità di Viterbo in cambio di protezione.
Questa dipendenza da Viterbo durerà fino al 4 aprile del 1783 quando Vetralla riceverà da Papa Pio VI il titolo di “Città” riacquisendo la tanta agognata libertà più volte reclamata nei secoli anche con rivolte cruenti. Nel 1500, per punire una di queste ribellioni, gli amministratori vetrallesi furono costretti, per una lasso di tempo, a partecipare scalzi alle processioni.
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